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Congedo parentale: in Svizzera resta ancora molto da fare


Rispetto ad altri paesi la Svizzera è ancora piuttosto indietro per ciò che riguarda la politica famigliare.

La famiglia evolve, le giovani famiglie in particolare danno molta più importanza alla conciliabilità lavoro e famiglia; sempre più genitori hanno l’intenzione di divedersi educazione dei figli e lavori di casa in modo più equo.

Diverse imprese autorizzano già dei modelli di lavoro e di gestione flessibile come la condivisione del posto di lavoro, il lavoro a tempo parziale e il telelavoro.

Mentre molti Paesi europei concedono già un congedo parentale di almeno 40 settimane, la Svizzera è il fanalino di coda con solo 14 settimane per la madre e 2 settimane per il padre.

Le donne che lavorano sono considerate una risorsa importante per l’economia nazionale; ancora oggi le giovani donne sentono che la pianificazione della carriera ha una battuta d’arresto non appena i datori di lavoro devono prendere in considerazione la creazione di una famiglia.

Se da un lato le donne vogliono poter lavorare di più, dall’altro lato sempre più uomini vorrebbero passare del tempo in famiglia.

 

La Commissione federale per le questioni familiari COFF ha sviluppato un modello di 38 settimane, caratterizzato da una nuova ripartizione ancora più paritaria dei compiti non remunerati di accudimento e lavoro domestico tra i genitori.: 8 settimane di divieto di lavoro alla madre +15 settimane a disposizione della madre + 15 settimane a uso esclusivo del padre, con la possibilità di trasferire da 1 a 7 settimane al secondo genitore, che per contro non può trasferire alla madre nessuna delle sue settimane, che vanno perse in caso di mancata fruizione.  

 

I costi attuali sono pari a 1 miliardo all’anno, i costi supplementari sono stimati a 1.2 miliardi per un totale di 2.44 miliardi. Di conseguenza i contributi alle IPG dei datori di lavoro e dei dipendenti dovrebbero essere aumentati dello 0.5% attualmente allo 0.8-0.9%. Ma è provato che un aumento dell’attività lucrativa delle donne dell’1% genererebbe entrate fiscali sufficienti per compensare un congedo parentale di 18-20 settimane remunerato al 100%.

 

Il congedo parentale: giova alla salute del bambino, favorisce lo sviluppo del bambino, giova alla salute della madre, rafforza il legame padre-figlio, consente alla madre di lavorare di più, è vantaggioso per le imprese, giova all’economia nazionale, fa aumentare il desiderio di avere figli, promuove la parità fra donna e uomo.


Yosella Fè Fossati

vicesindaca uscente

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